Federico Fornaro, ritorno all’ unità del Pd. Non siamo rancorosi non vogliamo far perdere il Pd
Alla sinistra del Partito Democratico, si respira aria nuova con “Liberi e Uguali”. Dopo anni di separazioni, conseguenza di atavici contrasti (basti ricordare quelli tra Comunisti italiani e Rifondazione), con una base sempre più delusa, attonita e frustrata, sembra quasi un miracolo questo ritorno all’unità tra diversi cosiddetti “cespugli” a sinistra del Pd. Un ritorno, quello che ha unito Sinistra Italiana, Articolo 1-MDP e Possibile che sta quasi miracolosamente rimettendo le ali ai piedi e nuova energia a tanti esponenti della sinistra che non si riconoscono nel renzismo e che potrebbe rappresentare un punto di riferimento per tanti militanti da tempo delusi e amareggiati.
Per la sua prima verifica con l’elettorato la formazione guidata da Pietro Grasso punta molto su Torino e il Piemonte. Su quanto si sta registrando all’interno di Liberi e Uguali, nel delicato momento della formulazione delle candidature elettorali abbiamo interpellato il senatore uscente del collegio piemontese Federico Fornaro.
Fornaro arriva da Castelletto d’Orba, provincia di Alessandria di cui è stato pluriconfermato sindaco dal 2004 al 2014 prima di diventare senatore nel 2013, come esponente dei Democratici di Sinistra e del Pd. Il 28 febbraio 2017 ha abbandonato il Partito Democratico aderendo ad Articolo 1 – Movimento Democratico Progressista, diventando vicepresidente e tesoriere del gruppo al Senato.
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