Il vicepremier M5s non allenta il pressing sul ministro dell’Economia sulla legge di stabilità
Continua il pressing del vice premier Luigi Di Maio sul ministro dell’Economia Giovanni Tria in vista dell’approvazione della legge di bilancio: “Nessuno ha chiesto le sue dimissioni, ma pretendo che il ministro dell’Economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà. Gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, lo stato non li può più lasciare soli e un ministro serio i soldi li deve trovare. Lo Stato è già in ritardo di 20 anni, ci sono famiglie italiane con figli in momentanea difficoltà, giovani senza lavoro, pensionati che con 500 euro non mangiano. Iniziamo a dare i soldi a loro. Poi semmai ci porremo il problema che non ci sono i soldi per dare stipendi a chi guadagna centinaia di migliaia di euro”.
E ieri sera, martedì 18 settembre, ospite alla trasmissione Dimartedì su La7 aggiunge illustrando la sua idea di manovra: “Abbattere il debito pubblico è un impegno che prendiamo, ma una legge di bilancio non si fa per ridurre il debito ma per cominciare ad avviare iniziative importanti, mantenere le promesse e migliorare la qualità della vita degli italiani“. E insiste su superamento della legge Fornero, reddito di cittadinanza, flat tax e tagli agli sprechi, annunciando in proposito: “La prossima settimana presentiamo una proposta di legge costituzionale per tagliare 345 parlamentari“. Taglio con cui il leader M5s conta di risparmiare 100 milioni di euro l’anno. E riguardo il tetto del deficit aggiunge che l’intenzione non è di sforare il 3% ma, se necessario, andare anche oltre l’1,6% come estrema ratio. E infine riguardo i suoi rapporti con il leader leghista Matteo Salvini rassicura: “Si gioca ad evidenziare cose sulle quali io e Salvini non siamo d’accordo. Se si vuole fare il giochino di provare a dividerci si faccia pure. Ma per ora questo è un governo compatto“.