Il ministro Riccardo Fraccaro ha presentato il disegno di legge per la riduzione del numero dei parlamentari
Il ministro per i rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta Riccardo Fraccaro ha ufficializzato la presentazione in Parlamento di due disegni di legge costituzionali per la riduzione del numero dei parlamentari, con un taglio di 345 poltrone, e l’introduzione del referendum propositivo.
“Migliorare le istituzioni e dare più potere ai cittadini – spiega il ministro in una nota – questa è sempre stata la nostra missione politica. Ora passiamo ai fatti: sono orgoglioso di annunciare che sono stati depositati sia alla Camera che al Senato i disegni di legge costituzionale per la riduzione del numero di deputati e senatori e l’introduzione del referendum propositivo. Inizia una nuova era per l’Italia all’insegna dell’efficienza e della partecipazione. Le due proposte – precisa – viaggeranno in parallelo perché vogliamo valorizzare la centralità del Parlamento e al contempo consentire ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni pubbliche”. In particolare Fraccaro fa notare come “la riduzione dei parlamentari a 400 deputati e 200 senatori consentirà di snellire l’iter di approvazione delle leggi, allineare l’Italia al resto d’Europa visto che abbiamo il più alto numero di rappresentanti eletti e risparmiare 500 milioni di euro a legislatura. Grazie all’introduzione del referendum propositivo gli italiani potranno essere parte attiva della vita politica, approvando direttamente le leggi che ritengono prioritarie ed esercitando un maggior potere di controllo sui loro rappresentanti”. E in conclusione afferma: “Sono i primi pilastri del cambiamento che stiamo realizzando per portare l’Italia nella Terza Repubblica che vede al centro i cittadini e i loro diritti“.
In un video postato su Facebook in vista dell’apertura del Global Forum sulla democrazia diretta moderna, che si terrà a Roma dal 26 al 29 settembre, il ministro ha poi aggiunto: “La democrazia diretta è sempre stata il faro della nostra azione politica e oggi che i cittadini sono al governo l’Italia è il primo caso nella storia ad avere un ministero dedicato proprio alla democrazia diretta. È un segno tangibile del cambiamento che stiamo realizzando nel nostro Paese. Funziona così nei sistemi più avanzati dove istituzioni e cittadini lavorano insieme“.